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Noci con Slow Food: no ai formaggi con il latte in polvere

Il comparto lattiero caseario ha da sempre avuto un impatto economico rilevante sul territorio pugliese e della Murgia in particolare ma necessita di continua tutela: è in quest'ottica che Slow Food ha recentemente lanciato una petizione in cui dice no all'uso del latte in polvere per la produzione del formaggio.

La Commissione Europea ha invitato l'Italia a modificare la legge con la quale si vieta l'utilizzo del latte in polvere per la produzione del formaggio per garantire una libera circolazione delle merci a spese di produttori di qualità e consumatori. Se è vero che il latte in polvere non è nocivo per la salute degli uomini, un suo utilizzo nella produzione dei formaggi non porterebbe alcun beneficio se non quello di favorire i giganti dell'industria casearia a discapito di una produzione che rispetta i criteri di naturalezza e biodiversità dei territori e del latte stesso.

Anche l'amministrazione comunale, con deliberazione di Consiglio Comunale n. 43 adottata nella seduta del 30 luglio 2015, ha deciso di affiancare Sloow Food all'appello di tutela, avviando una raccolta di firme: fino al 20 settembre sarà possibile raccogliere le firme con il contributo e il coinvolgimento di associazioni di volontariato e di categoria, tramite federazioni, enti o semplicemente privati e depositarle presso gli uffici comunali del settore socio-culturale.

E' possibile firmare la petizione anche online al seguente link
https://www.change.org/p/il-formaggio-si-fa-con-il-latte-slow-food-dice-no-all-uso-del-latte-in-polvere-firma-la-petizione-entro-luglio

Il formaggio si fa col latte, c'è da metterci la firma!

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